
di Valerio Chiusano
Se le nostre caselle e-mail potessero parlare, si lamenterebbe per la mole di messaggi “Spam” che ogni giorno riempiono la nostra posta elettronica. Fastidiose mail pubblicitarie non richieste, tese a propinarci prodotti di ogni genere come – prescrizioni mediche, viaggi e spesso improbabili progetti finanziari truffaldini – che cestiniamo immediatamente oppure releghiamo nella specifica casella Spam(posta indesiderata).
Il termine “Spam” ha un’origine, però, che pochi si aspetterebbero. Per scoprire di più, bisogna fare un piccolo viaggio nel tempo e fermarci in Inghilterra durante la seconda guerra mondiale.
Spam: la carne in scatola tanto odiata dagli inglesi.
In Inghilterra, durante la seconda guerra mondiale, la popolazione non poteva permettersi una alimentazione corretta e neanche spendere molto per il cibo, per questa ragione la fabbrica Hormel Food Corporation mise sul mercato una carne in scatola a basso costo e la chiamò Spam (Shoulder of Pork and Ham, spalla di maiale e prosciutto).
Questo prodotto, di qualità pessima, fu uno dei pochi alimenti disponibili per la popolazione per lungo tempo, tanto da creare nei britannici un senso di disgusto e fastidio per la carne Spam.
Ma allora qual è il nesso tra carne e posta indesiderata?
Sembra paradossale ma per trovare la relazione tra carne e posta, dobbiamo rifarci ad un celebre Sketch del famoso gruppo comico inglese Monty Pyton risalente al 15 maggio 1970. La scenetta è ambientata in un ristorante, in cui un gruppetto di vichinghi intende ordinare da mangiare, sottolineando la richiesta di cibi senza Spam. La cameriera, però, disattende le richieste dei pittoreschi clienti. Lo sketch fa riferimento esattamente alla politica del razionamento del cibo durante il periodo di guerra, tant’è che, nel finale, tutti cantano in loop un ritornello sulle “virtù” della carne Spam:“SPAM SPASPAM SPAM SPAM SPAM SPAM SPAM Lovely SPAM, wonderful SPAM”.
Primo messaggio Spam della storia
Il primo maggio 1978, la Dec, Digital equipement corporation, una delle principali aziende informatiche dell’epoca, annuncia la presentazione di una nuova famiglia di computer, i DecSystem-20. Le prime macchine a fornire pieno supporto alla rete Arpanet, il network militare statunitense divenuto poi embrione del moderno internet.
Il gruppo responsabili del marketing della Dec, insieme a un ingegnere della compagnia, elaborarono un messaggio pubblicitario, da inviare il 3 maggio a qualche centinaio di utenti, tutti della costa ovest. Purtroppo il programma di posta elettronica poteva inviare solo 320 messaggi contemporanei. Cosa successe? Molti indirizzi andarono a finire nel campo CC (copia per conoscenza) e poi nel corpo del messaggio, finendo per non ricevere l’invito alla presentazione. I destinatari delle mail ricevettero un corpo testuale o solo con l’inizio o solo con la fine del messaggio, creando semplice confusione.
Quindi, a quanto pare “del maiale non si butta via niente”, tranne lo Spam