giovedì, Giugno 8, 2023
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Crisi climatica: le estati sempre più calde minacciano specie animali e vegetali

Se volessimo misurare la temperatura in ogni paese del mondo, noteremmo un costante aumento della temperatura, invece di una diminuzione, come ci si potrebbe aspettare. Questo è uno dei molti segni della crisi climatica a cui stiamo assistendo, che sta avendo un impatto significativo sulle specie animali, vegetali e floreali in tutto il mondo.

Secondo il WWF, le attività umane e l’uso intensivo di combustibili fossili sono tra le principali cause di questo fenomeno. L’Europa ha appena vissuto l’estate più calda di sempre nel 2022.

Nel mese di luglio, la temperatura media è stata di 2,26 gradi centigradi superiore alla media italiana dal 1800, quando gli archivi climatici hanno iniziato a registrare i dati. Questo aumento della temperatura ha avuto un impatto significativo sulle persone e sull’ambiente, evidenziando l’urgente necessità di affrontare il cambiamento climatico.

Le soluzioni per contrastare la crisi climatica

Al vaglio diverse soluzioni per contrastare il riscaldamento globale. Grazie ai finanziamenti del PNRR, l’ISPRA e gli esperti del National Biodiversity Future Center, che coinvolge numerose università e centri di ricerca, avranno l’opportunità di mappare la biodiversità italiana nei prossimi mesi, individuando le aree chiave per la natura in cui istituire nuove aree protette.

Le nuove tecnologie, come i satelliti, il DNA ambientale, l’eco-acustica e le app, consentono di raccogliere dati essenziali, anche con il supporto dei cittadini e dei volontari attraverso la Citizen Science. Queste soluzioni offrono una speranza per proteggere l’ambiente e la biodiversità, ma richiedono un impegno costante e una collaborazione globale.

L’ONU

Il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC) delle Nazioni Unite ha pubblicato un importante rapporto che indica le possibili soluzioni per ridurre le emissioni di gas serra e adattarsi al cambiamento climatico causato dall’uomo.

“The Synthesis Report” sottolinea gli attuali danni e le perdite, che si prevede continueranno in futuro, evidenziando che le persone e gli ecosistemi più vulnerabili sono particolarmente colpiti.

Il tempo a disposizione è limitato, ma c’è un percorso chiaro per il futuro: lo “sviluppo resiliente al clima”, che prevede l’integrazione di misure di adattamento ai cambiamenti climatici con azioni volte a ridurre o evitare le emissioni di gas serra. Questo percorso richiede un impegno globale e un’azione immediata per proteggere il nostro pianeta e le future generazioni.

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