Valerio Scanu si è schierato a fianco di Luca Jurman nella sua lotta contro l’ampio utilizzo dell’autotune ad “Amici”. Nel lontano 2008, l’eclettico cantante ha calcato le prestigiose scene della celebre scuola di talenti italiana, arrivando addirittura in finale e conquistando il secondo posto (la vittoria fu di Alessandra Amoroso). Da quel momento, ad oggi, sono avvenuti notevoli cambiamenti sia nel contesto del talent show che nell’industria discografica, sia a livello nazionale che internazionale.
Oggi, i giovani talenti hanno l’opportunità di presentare i loro brani originali, che vengono spesso scritti da loro stessi o da rinomati autori, fornendo loro una maggiore libertà espressiva. In questo contesto di “libertà”, si colloca anche l’ampio utilizzo dell’autotune, un software che consente la correzione dell’intonazione vocale durante le esibizioni.
Il dilemma dell’Autotune
L’utilizzo dell’Autotune non rappresenta di per sé una novità nel panorama musicale. Fu Cher, infatti, la prima a impiegarlo in una canzone pop con “Believe” nel lontano 1998. Tuttavia, negli ultimi tre anni, abbiamo assistito a un’espansione considerevole della sua presenza nelle performance degli allievi di “Amici”.
Un critico particolarmente severo in questo contesto è Luca Jurman, noto ex insegnante del programma e vocal coach. Jurman, che ha manifestato più di una volta le sue critiche riguardo al talent show, ha recentemente sollevato questioni significative attraverso i suoi canali social.
In particolare, ha rivolto accuse pesanti contro Rudy Zerbi, definendolo “una vergogna per la musica”, insieme ad Anna Pettinelli. Questi due insegnanti avevano respinto la richiesta avanzata da Lorella Cuccarini di rimuovere l’Autotune dalle esibizioni, generando un acceso dibattito sulla questione.
La posizione di Valerio Scanu
Queste dichiarazioni, corredati da un appello ai professionisti del settore musicale, tra cui “scuole di musica, artisti autentici, direttori d’orchestra di fama, produttori e manager competenti,” affinché prendano una posizione netta contro le decisioni adottate nel contesto del talent show.
Jurman li ha esortati a non rimanere in silenzio, affermando che, altrimenti, avrebbero condiviso la responsabilità delle scelte fatte all’interno del programma. Questi sentimenti sono stati condivisi e supportati da Valerio Scanu, il quale, essendo stato uno degli allievi di Jurman in passato, ha mostrato un forte accordo con il vocal coach.
Scanu ha scritto che condivide pienamente il punto di vista di Jurman, firmando virtualmente la sua causa e dando quindi credito alle argomentazioni anche riguardo a Rudy Zerbi. Insomma il caso sta diventando mediatico, suscitando due forti opposizioni.
Moltissimi sono i commenti degli utenti sui social che si schierano da una parte o dall’altra, e le argomentazioni sono valide in entrambi i casi. Non resta che vedere quale fazione che sosterrà il famoso programma di Maria De Filippi!