Il bel tempo e le migliori condizioni di navigazione hanno spinto più navi a salpare dal Nord Africa, a soli due settimane dopo che l’isola ha registrato un record di arrivi. La crisi a Lampedusa continua.
I recenti sbarchi
Il Commissario del Governo Italiano per l’emergenza migranti ha attivato un piano per il trasferimento straordinario di centinaia di persone da Lampedusa dopo che quasi 3.000 persone sono arrivate sull’isola in meno di tre giorni.
Lunedì, 650 persone hanno lasciato Lampedusa grazie all’intervento del Ministero della Difesa, della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza: 80 migranti sono stati portati a Pozzallo da una nave della Guardia di Finanza, 300 in traghetto regolare a Porto Empedocle e 270 distribuiti in tre gruppi di 90 da tre voli militari a Crotone, Pisa e Catania.
Lampedusa è sempre sotto pressione, in mezzo all’arrivo continuo di migranti e rifugiati via mare dal Nord Africa. Mille persone rimangono ancora nel centro di accoglienza di prima istanza di Contrada Imbriacola, quasi tre volte la sua capacità massima.
I provvedimenti per la crisi a Lampedusa
Dal momento che diverse nuove navi stanno lasciando le coste del Nord Africa per dirigersi verso il continente europeo, alla luce dei recenti sbarchi, che hanno condotto migliaia di migranti sul litorale siciliano a metà aprile, il Governo mostra preoccupazione. Il record di 3.000 persone in 48 ore ha messo a dura prova le capacità delle autorità di organizzare i soccorsi e dare il giusto sostegno alle persone.
Questi numeri hanno spinto il Governo italiano, presieduto dalla destra radicale di Giorgia Meloni, a decretare uno stato di emergenza nazionale sull’immigrazione per i prossimi sei mesi e che accelera il rimpatrio dei migranti.
Il Ministero dell’Interno italiano afferma che nei primi quattro mesi del 2023 sono arrivate in Italia più di quattro volte tante persone rispetto all’anno scorso: 40.856 persone rispetto a 10.188 nel 2022.