Marcell Jacobs ha annunciato che non lavora più con Paolo Camossi, suo ex allenatore. In un’intervista esclusiva a Gazzetta.it, il campione olimpico ha affermato che la loro collaborazione si è conclusa.
Jacobs ha espresso gratitudine per il tempo trascorso con Camossi, sottolineando che insieme hanno scritto la storia dell’atletica italiana e mondiale e hanno condiviso momenti memorabili.
Nonostante la decisione difficile di separare le loro strade, Jacobs ha riconosciuto l’importante guida che Camossi è stato per lui e gli ha augurato fortuna e successo nella sua futura carriera professionale, rimanendo per lui un grande allenatore.
I motivi della separazione
Il futuro del campione Marcell Jacobs è al centro delle indiscrezioni e suscita molte domande tra i suoi fan. Jacobs ha condiviso la sua necessità di un completo cambiamento, di nuove sfide e, soprattutto, di un gruppo con il quale affrontare le sessioni di allenamento più intense.
Sia lui che la sua famiglia hanno preso la decisione di lasciare Roma, esplorando diverse opzioni in Italia e all’estero. Queste dichiarazioni sono state rilasciate da Jacobs alla Gazzetta.it.
I sospetti sulla fine della collaborazione con il suo allenatore erano già emersi, dato che Camossi non era presente alla festa dell’anniversario di matrimonio di Jacobs con Nicole Daza.
Inoltre, il telecronista sportivo Franco Bragagna, durante una trasmissione televisiva, aveva parlato di un rapporto “logorato” tra Jacobs e Camossi, suggerendo anche la possibilità che Jacobs potesse lavorare con l’allenatore Giorgio Frinolli in futuro.
Dopo una stagione segnata da infortuni, ci auguriamo che il cambiamento dell’allenatore non abbia conseguenze sulle prestazioni di questo campione.
I progetti futuri di Marcell Jacobs
Mancano poco più di dieci mesi ai Giochi di Parigi e Marcell Jacobs, l’azzurro della corsa dei 100 metri piani, dovrà affrontare un compito estremamente difficile. Solo due atleti nella storia olimpica, Carl Lewis e Usain Bolt, sono riusciti a vincere la specialità in due edizioni consecutive.
Jacobs si trova in una situazione tecnica che richiede ulteriori chiarimenti. Inoltre, lascerà Roma e non tornerà a Desenzano, il luogo che considera la sua vera casa e dove ha lanciato il progetto dell’Academy che porta il suo nome.
Tuttavia, a Padova, non lontano dalle sue Fiamme Oro, Jacobs potrebbe trovare una soluzione per il suo futuro. L’allenatore Marco Airale segue diversi sprinter britannici di alto livello, tra cui Reece Prescod e Daryll Neita.
Jacobs avrebbe la possibilità di allenarsi in un gruppo di lavoro e di beneficiare delle strutture e dell’assistenza della Polizia. Sebbene ci siano molti tecnici individuali sparsi per l’Italia, nessuno sembra adatto alle esigenze di Jacobs, compresi quelli dei compagni di staffetta.
In alternativa, potrebbe considerare l’opzione di trasferirsi negli Stati Uniti, magari in Florida, dove la maggior parte dei suoi rivali più accreditati lavora divisi in diverse “squadre”. In ogni caso, c’è poco tempo da perdere, il conto alla rovescia è già iniziato.