sabato, Dicembre 9, 2023
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L’Inferno di Fuoco: La furia degli incendi distrugge la vita di decine di persone in Algeria

Un’apocalisse infuocata si è abbattuta sull’Algeria, portandosi via la vita di almeno 34 persone, compresi eroici militari, e lasciando dietro di sé una scia di feriti. Dal cuore del nordest del paese, 16 città sono state avvolte da fiamme divoratrici, scatenando il panico e il terrore tra la popolazione.

Le fiamme, come creature oscure e insaziabili, hanno divorato boschi rigogliosi e fertili campi agricoli, avanzando con prepotenza anche nelle zone abitate, spinte da potenti venti che hanno alimentato il loro insaziabile appetito distruttivo.

Fino ad ora, circa 1.500 anime terrorizzate sono state evacuate da Fenaya e Zbarbar, cercando rifugio nel cuore di una notte nera come l’inferno. Ma la battaglia contro le fiamme non è ancora finita. I coraggiosi eroi dei servizi di emergenza continueranno a combattere il fuoco, sfidando temperature che superano i 40 gradi, nella speranza di domare la furia dell’inferno che li circonda.

Le città di Bumerdes, Buira, Tizi Uzu e Bejaia in Cabilia, insieme a Yiyel e Skikda, sono diventate il teatro di un’epica lotta tra gli uomini e il fuoco. Oltre 7.500 valorosi soccorritori si sono gettati in questo scontro disperato, affiancati da 350 camion e da una flotta di mezzi aerei che, con coraggio e determinazione, stanno riuscendo a contenere gran parte delle fiamme.

L’autorità ha schierato un’arma formidabile contro l’inferno: dodici mezzi aerei antincendio, tra cui potenti elicotteri della gloriosa Fuerza Aérea del Ejército, che combattono senza tregua per domare le fiamme infernali.

L’Algeria, custode di oltre 4 milioni di ettari di boschi incantevoli, ha subito le ferite di un’onda di calore mai vista prima. Il termometro ha raggiunto temperature estreme, sfidando ogni immaginazione, mostrando cifre spaventose come i 50 gradi all’ombra nella capitale, Argel, e lungo le province costiere.

Ma il calore opprimente non si ferma qui: una nuova ondata di calore, con temperature che si avvicinano pericolosamente ai 48 gradi all’ombra, ha avvolto il paese in una morsa di sofferenza. Un’allerta arancione, proveniente dai servizi meteorologici, ha gettato l’intera nazione nel panico, lasciando le province costiere come Yiyel, Bejaia, Bumerdés e Chlef in balia di un’atmosfera infernale.

Gli incendi, spaventosi e implacabili, sono una triste consuetudine in questa parte settentrionale del paese. Solo l’anno scorso, nel mese di agosto, le fiamme hanno mietuto la vita di 38 persone e hanno ferito altre 160 in 21 province, un orrore imputato alle condizioni meteorologiche avverse.

Nella tormentata estate del 2021, decine di migliaia di ettari di boschi, circondanti 26 delle 58 città algerine, sono stati divorati da incendi devastanti. In quel caos di fiamme e disperazione, 90 eroi hanno perso la vita, tra cui 33 valorosi militari che si erano gettati in prima linea per spegnere il fuoco e salvare vite umane.

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